21 febbraio 2013

Immagine Italia 2013: Intimo...a Firenze!


Iniziamo uno dei miei resoconti di quello che è stato l'evento di Immagine Italia 2013! Non so come stavolta me la sono presa davvero super comoda. Ma non essendo possibile essere, presenti, veloci, lavoratori e blogger tutto allo stesso tempo, ogni cosa ha bisongo dei propri tempi.

Devo ammetterlo. Non so come mai ma rispetto alle altre edizioni ero più rilassato. Calmo. Ciò non toglie che l'agitazione che avevo nello stomaco mi ha fatto salire sul treno delle 7.45 direzione Firenze con una marcia in più.
La mia paura era quella di ripetere la storia dell'anno scorso, ossia arrivare di fronte alla Fortezza da Basso con le mani congelate, morendo di freddo e pregando che nel backstage ci fosse un calorifero a paletta.
Mi avvio verso il luogo d'incontro, con tanto di Balenciaga a tracolla e trolley alla mano, che da dietro mi arriva uno che mi da una di quelle spallate che per poco non faccio un volo. Mi volto verso il tipo...e chi era? No dico...chi poteva essere che a quell'ora della mattina decide di distruggere la spalla di uno che sta andando a lavorare per una sfilata di moda?
Mistero svelato! Era Idriss! Ecco che sul mio volto si disegna un sorriso. Che bello, avevo sperato tanto ci fosse anche lui! Per chi non lo ricordasse (o per chi non avesse voglia di leggersi il link) Idriss è l'artista nonchè il creatore di tutti quei bellissimi accessori che hanno accompagnato le sfilate della scorsa edizione.
Così facciamo la strada per la fortezza assieme aggiornandoci a vicenda su che cosa stavamo lavorando e cosa ci aspettavamo da questa nuova edizione di moda intimo a Firenze!




Entro nel backstage e subito riconosco un ambiente che inizio a sentire davvero familiare. Marta, Denise, Stefano, Sabrina e Catia. Oramai mi sembra di essere in famiglia. E subito sono corso ad abbracciare e baciare tutti quanti!
Vampata di calore (per il riscaldamento acceso a tutto volume) mi ritrovo a cambiarmi di volata per non iniziare a sudare dopo tre minuti. Non mi pareva il caso e non era per niente pheego.
Stavolta Marta era coordinatrice degli accessori. Vedere lei a lavoro per me è una sicurezza. Anche se ormai conosco quel lavoro sapere che lì con me c'è un'amica rende tutto più emozionante.
Poi c'erano, come già detto, Catia al trucco che con una professionalità e velocità ha truccato tutte 8 le modelle per tutte le sfilate.


Alla regia Stefano Bini. Coordinatore delle prove e del risultato in passerella delle modelle, oltre che ideatore della scaletta e della musica. Denise, coordinatrice dell'intera vita nel backstage, dal controllo outfit, allo styling e colei che all'occorrenza dava un giro di vite alla situazione quando le uscite delle ragazze erano troppo lente! Faceva il mazzo a noi vestieristi insomma!
Fatto sta che fra ninneri e nanneri non mi ero ancora fatto un giro davanti al backstage per vedere la passerella. Ecco che non appena metto piede tra le poltroncine il mio cuore inizia a battere e resto totalmente a bocca aperta:



Ogni volta mi sembra sempre più bello della volta prima. Questo "campo di battaglia" mi piace un sacco. Una di quelle emozioni a cui non riuscirò mai ad abituarmi. Ed è giusto così.




E' stato bello e come sempre interessante vedere Idriss all'opera ancora una volta. Come nella scorsa edizione una delle sue creazioni, quest'"armatura" così fashion, ha fatto da apertura alle prime sfilate, lasciando il pubblico, ma anche me e tutti gli altri, a bocca spalancata nel vedere la miriade di luccichii che emanava il suo lavoro!


La faccia che ho in questa foto è indicativa. Indicativa di quanto abbia un animo sopravvalutato e di come mi sentissi in un parco giochi in quel backstage. La presenza di Marta poi ha accentuato tutto quanto all'inverosimile!




Come sempre accade durante la "calma prima della tempesta" mi facevo un bello scanning della situazione, cercavo di carpire il più possibile. Non ero a lavoro ma ero a lavoro. Una sensazione strana insomma. Due cose completamente differenti ma affini.
Il mio lavoro era come sempre quello di gestire gli abiti che avevo sullo stand non appena iniziava la sfilata. Preparare gli abiti, possibilmente anche gli accessori abbinati e aiutare Anastasia a vestirsi non appena usciva dalla passerella per poi farla correre di nuovo in quella direzione completamente trasformata.
Voi direte "che ci vuole? Per infilare 3 vestiti"! Sembra tutto facile e da un erto punto di vista lo è anche, ma quando sai che la resa dell'abito sulla modella dipende anche da te le cose cambiano. Senza contare poi che c'era un ritmo parecchio serrato da rispettare. Se la modella ritarda...sono cavoli amari. Meglio quindi non sapere che cosa può succedere...se succede.


Sembra stupido ma non lo è. Nessuno di noi è un medico e salva delle vite, ma quegli abiti che mi ritrovavo a toccare, analizzare e studiare anche era come se lo fossero. Tutti quei colori, la tensione che sale, le corse (a volte anche qualche perla di sudore!) e il sorriso e gli applausi di tutti quanti alla fine di ciascuna sfilata, erano qualcosa di indescrivibile.


Ci sono  persone che rendono possibile tutto ciò che il pubblico vede sulla passerella. Ognuno mette in gioco se stesso e le proprie capacità, noi vestieristi per quanto riguarda lo stare in campana e l'essere veloci, i parrucchieri per la loro creatività nell'acconciare le modelle a seconda del mood della sfilata, nervi saldi e lucidità gli stylist e e i coordinatori alla regia e non.
Una sfilata è una noia mortale se ogni ingranaggio non ha il giusto olio.




Una delle cose che come sempre mi provoca stupore e meraviglia è lo scoprire dei piccoli "accorgimenti" aggiunti al trucco e tutto il resto: le velette. Un po' difficoltose da gestire ma di grande impatto e di un fascino senza tempo. Le modelle potevano avere indosso anche stracci e sarebbero sembrate bellissime in ogni caso con questi accessori sul volto. Una classe inaudita. Ovvio, la materia prima c'era...eccome!




Se non si prova non si può capire. Chi è scettico o chi pensa che la moda sia solo una cosa da ricchi e spocchiosi che non sanno che cosa fare, mi sento di porgergli un invito per vedere tutto il lavoro che c'è dietro tutto questo. non è solo qualcosa di materiale, non sono discorsi stupidi su quanto stia bene un perizoma o quanto siano brillanti gli anelli indossati: è lavoro. E come tutti i lavori deve essere trattato con rispetto, perchè ci sono persone che lo fanno con passione e dedizione.


Marta nel paradiso degli accessori di lusso. Con tutto quel luccicare e quei colori penso fosse nel vero paradiso terrestre! E qua siamo oltre il lavoro, in un'altra sfera, quella dell'amicizia. Una persona che sa gestire una situazione così frenetica e complicata con una precisione tale che ogni volta resto sbalordito di cosa sia capace di fare questa persona.



Non potevano poi mancare un paio di scatti cardine! Cardine nel senso che ormai sono diventati dei must, perchè ogni volta che vado alle sfilate ne scatto sempre di uguali. La prima è una delle millemila foto di gruppo che sono state fatte durante l'ultimo giorno...e io c'avevo una tristezza addosso che non potete capire. La seconda è una foto dove si nota (ancora di più) quanto pronunciata sia la mia bassezza accanto alle modelle. Ma la cosa la vivo così bene che mi metto sempre in mezzo per sottolinearla ancora di più...basti guardare dove ho la vita io e dove "comincia la loro! Vedendo questa foto, come è stato già detto su fb,  qualcuno potrebbe pensare che gli Hobbit esistono davvero!
E adesso la parte migliore! Il video:


Beh?  Che ne pensate?
Oh restate connessi eh che la prossima volta tocca a Lila Morency!

4 commenti:

  1. Che è una meraviglia! Bravissimo un altro punto sul tuo curriculum :)

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  2. Complimentoni...
    La foto Tacco 12- Converce è esaustiva.
    Ma la prossima volta prendi il treno delle 7:10 non ti sorbirai mille fermate!!
    :-)

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