24 maggio 2011

Domande per me

Adesso mi trovo in uno di quei momenti in cui sento il tremendo bisogno di scrivere e di portare fuori quello che c'è dentro. Tra le pagine di questo blog non ci sono quasi mai notizie di vita, se non quelle poche informazioni che servono a far capire. Adesso è diverso.
Mi prometto sempre di farlo, di scrivere, ma poi non lo faccio mai seriamente. Penso alla mia condizione attuale. 
Penso al mio futuro e come mi aspetto qualcosa da lui. 
Sono impegnato in un sacco di cose. Il lavoro al negozio è la mia occupazione principale, quella che per adesso mi da quel poco da vivere. Quel poco che serve per togliermi qualche vizio. Di mettere da parte qualcosa ok, ma non certo quello che ci vorrebbe per andare a vivere da solo. Cosa che vorrei tremendamente. Andare per punti?
Il mio lavoro mi piace moltissimo. Stare in mezzo alla gente e poter essere a contatto con abiti e vestiti tutto il giorno e poter da questo guadagnarci qualcosa mi riempie di gioia. I colleghi mi piacciono e il negozio è la fine del mondo. Si acquista sicurezza, si fanno nuovi amici, si acquistano sempre più competenze. L'altra faccia della medaglia è che c'è una divisa da portare e anche se i vestiti sono belli e alla moda sono pur sempre quelli. Sfrutto pochissimo i miei e questo mi dispiace. Ma a parte gli abiti è il tempo a disposizione che si riduce. E tornare a casa la sera con zero voglia di uscire è un pò triste. Mi dispiace questa cosa. A volte proprio non ci riesco. E questo che cosa vuol dire? Sono insofferente? Sto invecchiando? Sto crescendo?
Lavorare mi fa rendere conto di come sono le persone davvero. E io non mi rispecchio affatto in loro. C'è chi è perso dietro al fine settimana dove folleggia allegramente, chi invece fa spese folli. Ultimamente mi sono reso conto che non ho più quel bisogno di prima. Non che io abbia mai speso soldi a caso eh, ma adesso più che mai penso a quello che faccio. So che girovagare su ebay non fa per niente bene. Da cosa lo capisco? Da quando leggendo i blog vedo gente che compra sempre qualcosa. Anche a me la moda piace moltissimo e forse se avessi più soldi ne spenderei di più, ma anche di questo non ne sarei sicuro, perchè anche al mercato dove la roba costa pochissimo non faccio mai folli spese. E quindi come mai la gente spende così tanto? Come mai io non lo faccio? Sinceramente vedere che ci sono persone che comprano per hobby e non per necessità mi fa restare allibito. E poi tutta questa mandriata di gente che deve sempre far vedere che è felice a tutti i costi, che fa cose fighe, che ha amici fighi, e che va solo in posti davvero fighi. Per essere fighi è ovvio.
So che farsi domande sul futuro è da stupidi, ma non ne posso fare a meno. Sto sempre lì a pensare a che cosa farò "da grande", si perchè ancora non ho realizzato che grande lo sono già. Mi chiedo cosa farò dei miei studi, mi chiedo se c'è un piccolo posto per me nel mondo della moda e se resterà un sogno che un domani accantonerò o se il corso che sto facendo aprirà qualche porta. Chi lo sa.
Ci sono così tante cose che mi appassionano ma che ho paura mi facciano solo tergiversare prima di arrivare ad altro. O peggio, abbandonare tutto per finire col passare le mie giornate a fissare il soffitto. Voglio sentirmi utile, voglio sentire che servo. Voglio conoscere.
Ma se dovessi scegliere, chi è il mio modello? A chi mi ispiro io? A chi vorrei assomigliare? Sii te stesso potrebbe rispondere qualcuno, ma tutti hanno qualcuno che ammirano. Devo capire chi e cosa. Sembra che niente mi basti mai. 
Ed è in sere come quella di oggi che sprofondo nel sonno sperando che questi pensieri, stupidi o meno che siano, se ne vadano alla svelta.

14 commenti:

  1. Bimbo, intanto smettila di continuare a dirti che sono domande stupide, che sono pensieri stupidi e tutto il resto. Non lo sono!
    Sono domande che anzi la maggior parte delle gente NON si fa, che prova a sopire comprando comprando comprando, per distrarsi, per non pensarci, per fare finta di niente.

    Te non sei così, te cerchi qualcosa di più e questo ti fa onore, non di certo uno stupido.

    Credo che questo per te sia un periodo molto intenso e di cambiamenti, hai un lavoro più o meno stabile e questo influisce enormemente sulla tua vita, come dici te, il più grosso impatto lo ha sul tuo tempo libero che cala drasticamente, il tempo che hai per te diventa poco e devi abituarti a ottimizzare quei piccoli spazi che riesci a ritagliarti.

    Te lo dico per esperienza, all'inizio è traumatico, però con il tempo riesci a "inscatolare" un po' il tempo, basta organizzarsi e capire cosa si vuole fare veramente e cosa lasciare da parte.

    Non so cosa farai "da grande", penso nessuno lo sappia, o almeno non lo sa nessuno di interessante, quello che posso dirti è che da quello che vedo di te, è che ti stai impegnando per fare quello che vuoi fare, non sei immobile, fermo, pieno di discorsi come tanta altra gente che conosciamo, ti sei rimboccato le maniche e stai provando a ritagliarti uno spazio...con risultati che secondo me sempre più si vedranno!

    Non penso che tu debba avere per forza una persona da ammirare o da ispiri, anzi penso che meno se ne hanno meglio è. L'importante è essere centrati su sé stessi, capire i proprio limiti e i propri punti di forza.

    Un abbraccio bimbo :)

    RispondiElimina
  2. Sindrome da "erba del vicino" sembrerebbe... :)

    Ti voglio dire che lavorare in un negozio è una mansione molto dignitosa e se dovesse diventare una carriera lunga nn c'è nulla di male, perchè molti oggi un lavoro nn ce l'hanno e perchè, come già fai, puoi avere attività parallele con un lavoro sicuro di base...

    Perchè nn provi a proporre a quelli del negozio (nn so che negozio è, se è una grossa catena la mia idea diventa più difficile) di mettere un tuo capo in vendita come prova e se va bene di continuare con più capi? Magari nn ti dicono subito si, però ci pensano su...

    Io nn vedo tanta gente che spende, anzi. Quando vado a fare la spesa i carrelli sono sempre più vuoti ed essenziali, quando vado in centro a Milano c'è sempre meno gente nei negozi e quei pochi sacchetti sono sempre più piccoli... :/

    E' un periodo di incertezza un pò per tutti, rafforzati sulle tue certezze, poi se ci sarà cambiamento, per carità, ben venga ma almeno hai preparato il terreno! ;)

    Besos

    RispondiElimina
  3. Ciao tesoro,
    secondo me è normale farsi tutte queste domande, sarebbe preoccupante il contrario!
    Anche io credo che lavorare in un negozio sia una cosa molto carina, certo... gli orari non sono proprio il massimo e il tempo libero si riduce parecchio... ma almeno fai una cosa che ti piace e oltretutto puoi avere una certa indipendenza economica che ti permette di non dover rendere conto a nessuno delle tue spese personali (il che non è male!)
    Ma la cosa più importante è che non hai messo da parte i tuoi sogni e che ti stai impegnando anche per trovare un piccolo sbocco nel mondo della moda, e prima o poi sono sicura che avrai la tua occasione :-)
    E tra l'altro sai che per accedere a molti master dello IED ti chiedono di fare esperienza come commesso in un negozio di abbigliamento?!? Quella che stai facendo è tutta esperienza che prima o poi ti tornerà utile!

    Riguardo allo spendere e spandere comprando continuamente cose di cui non si ha assolutamente bisogno, dammi retta: è solo un modo di curare la propria insoddisfazione di fondo.
    E te lo dice una che con questa cosa ci fa i conti da un bel po' di tempo.
    Non che comprare un nuovo paio di scarpe o una nuova borsa non mi dia piacere... sarei ipocrita se dicessi questo. Però la contentezza e la soddisfazione per il nuovo acquisto dura pochissimo, e poi si comincia immediatamente a desiderare di nuovo... a struggersi per qualcos'altro in un circolo vizioso.
    Io non mi considero una malata cronica perché alla fine riesco a tenermi lontana dallo shopping se è necessario, e a volte mi capita di girare per negozi, di non trovare nulla che faccia scattare il desiderio e di tornare a casa a mani vuote.
    Però diciamo che è una malattia che conosco bene e dalla quale sto cercando di guarire ;-)
    Baci tesoro :-***

    RispondiElimina
  4. Le domande è inpossibile non farsele a meno di non essere uno di quei fortunati (ma poi mi donando fino a che punto fortunati) che gia ha cinque anni sapevano cosa volevano fare da grandi. Importante a mi parere è questa tua voglia di conoscere, la diversità degli altri in tutti gli aspetti ci da anche il metro di cosa è importante per noi attraverso il confronto quindi anche questo è positivo, certo a volte bisogna anche sopportare qualche piccola frustrazione derivante dal fatto che quello che si fa e che ci piace non ci da subito un indipendenza economica, certo le premesse nel nostro paese (domenica scorsa ho visto una puntata di Report che parlava di questo) rispetto al resto dell'Europa non sono confortanti, ma cosa vuoi fare o uno ha il coraggio di emigrare o si deve arrangiare con quello che ha o trova sul posto.

    Loran

    è da qualche ora che non riesco a mettere i commenti selezionando l'account Google qualcun altro ha questo problema o solo io?

    RispondiElimina
  5. Molte delle cose che hai scritto sono molto simili ai miei pensieri!

    RispondiElimina
  6. Da quello che scrivi un po’ ci assomigliamo. Io a volte quando vedo la gente che fa queste grandi spese penso ma gli servirà sul serio? Io prima avevo un pò la fissa che dovevo tornare con almeno una cosa ora per fortuna sono riuscito a "curare" questa dipendenza ;-) sono sicuro che pian piano riuscirai a realizzare quello che vuoi. Ti mando un abbraccio forte Franci

    RispondiElimina
  7. Conosco bene la sensazione di tornare a casa sfinita con la sola voglia di.....nulla! Purtroppo è un fattore comune a motli lavori, anche quelli che ci piacciono, dopotutto se si chiama "lavoro" è anche normale che non tutti i giorni uno sia entusiasta felice e mai stanco no? Io lo chiamo "scazzo".
    Avendo contatto anche col pubblico e vendendo anche al mercato, mercatini e negozi so che la gente a volte è rognosa, capricciosa, alcuni sono supponenti e ti trattano da scema, altri (pochi) capiscono che sei lì a lavorare e ti sorridono gentilmente anche mentre salutano entrando per dare un'occhiata. Il lavoro al pubblico è così, e nei negozi gli orari sono brutti ma del resto ogni lavoro ha la sua croce quindi avendo provato un pò tutto ti assicuro che fare la contabile non è che sia poi così....meglio!
    Come dice Loran in vita mia ho incontrato solo UNA persona che già da piccolo sapeva cosa voleva fare da grande, e lo ha fatto, incoraggiato da due genitori stupendamente comprensivi nonché benestanti che lo hanno aiutato a percorrere la sua strada senza farlo mai sentire un parassita. Che culo.
    Io questa fortuna non ce l'ho come molta altra gente che conosco, ma non solo non ho una famiglia né normale né benestante, non so nemmeno cosa voglio fare "da grande" e la cosa brutta è che io sono già grande accidenti!!
    Mi piacerebbe un giorno avere che so, un negozio mio, disegnare e vendere accessori tutti miei, avere un bel giro di vendite, potermi permettere di metterci le commesse e tenermi tre ore al giorno per me per fare sport e rilassarmi, estimatori dei miei prodotti che mi comprano la roba, cantare, incidere un disco mio, scrivere un libro e avere uno che mi vuole sposare. Potermi comprare una casa che non sia grande come una scatola di scarpe.
    Invece sopravvivo sperando di trovare un lavoro che mi permetta di campare, che mi paghino dignitosamente sperando che nessun raccomandato mi faccia le scarpe ( già successo...uhm...due volte), sperando che nessun datore di lavoro mi obblighi a scegliere tra essere madre e fare carriera, o peggio: essere madre e dovermi licenziare o non essere madre e continuare ad avere un cencio di lavoro.
    E poi dicono che i giovani non vedono un futuro davanti a sé.
    Capisco benissimo quelli che trovano soddisfazione nel comprarsi qualcosa, succede anche a me qualche volta. Quando l'unica sodddisfazione della giornata diventa acquistarsi qualcosa.... è una sensazione che conosco e di fondo non è che sia molto bello, ma guardarsi intorno e rendersi conto di come siamo (parlo al plurale perché in molti sono messi come me) è talmente brutto che prima bisogna togliersi uno sfizietto se no meglio affogarsi nell'iperico :D
    meglio riderci valà....!

    RispondiElimina
  8. Mi sono rispecchiata molto in alcune cose che hai detto. L'importante è non abbattersi, cercare sempre un obiettivo da raggiungere, un piccolo traguardo, e metterci tutta la tua anima in esso e che poi quando si realizza ti sembra di aver dato un senso al tutto! E' la mia tecnica per superare queste serate un po' frustranti, che a volte capitano. Un bacione

    RispondiElimina
  9. Molte cose che hai detto le penso anche io e mi ci ritrovo perfettamente in questo momento della mia vita, a cui devo pensare a me e ad un'altra persona anche, quindi non posso permettermi chissà cosa! Posso permettermi di dirti solo una cosa, ammirare una persona è una cosa che si può fare, ma non ti aggrovigliare il cervello per assomigliarle (oltre tutto è anche avere mancanza di stile, voler a tutti costi assomigliare a qualcuno, tu invece e ne hai!). Pensa solo a cosa veramente vorresti fare da grande, sei un creativo Franci, sai pensare e hai anche una testa sulle spalle, ho avuto modo di conoscerti leggendo ogni tua cosa, questo ti aiuterà sempre nella vita! :)

    RispondiElimina
  10. Ragazzi, prima di tutto e prima di ogni altra parola vorrei ringraziarvi per quello che avete scritto, i commenti che avete lasciato.
    Il blog è una cosa personale oriento quello che scrivo nella direzione della moda, ma ci sono volte in cui non ci si può sforzare sempre di raccontare che la vita è bella, che siamo sempre felici. So che questo non è vero per nessuno. Quindi non vedo il modtivo di concepire sempre post con lo stesso argomento. Voglio che le persone mi prendano per quello che sono e se ho dei dubbi o altro e ho voglia di condividerlo con voi, lo faccio molto volentieri.
    Apprezzo moltissimo quello che mi avete detto. E credetemi se dico che non ho scritto questo post per farmi compatire, è che cerco delle risposte. Ci vuole del tempo e lo so, solo che a volta l'attesa e la pazienza sono difficili da mantenere.
    Quando parlavo di avere un modello, una persona a cui ispirarmi non intendevo imitare. Sono di natura una persona che tende parecchio a fare di testa sua, quindi niente e nessuno influenzerà mai le mie scelte.
    Ci sono tante cose che vorrei fare, ma solo il tempo potrà farmi sapere se sono o no portato per un certo tipo di ambiente.

    RispondiElimina
  11. amore mio quello che scrivi in questo post è sintomo di grande intelligenza e senso di responsabilità, e voglia di crescere e di concretizzare, e credo che sia una cosa straordinaria.
    Come hai scritto tu, molti pensano solo ai bei vestiti allo shopping, o alle cose frivole, ma non lasciarti ingannare da ciò che uno scrive sul proprio blog.
    Qui ti parlo come parere personale.... il mio blog è quanto di più frivolo possa esistere, ma non per questo mi ritengo una persona "vuota", è solo che la vita è già pesante e difficile, se poi anche nei momenti di svago devo friggermi il cervello con post impegnativi o seriorsi...non ne uscirei viva!
    In merito alle tue riflessioni, concordo con quello che ti ha scritto stickyglitter, è il cambiamento che ti fa svarionare un pò, poi quando prendi il ritmo vedrai che riuscirai a conciliare tutto nuovamente!
    Un abbraccio immenso mio ometto che sta crescendo! ^___^

    RispondiElimina
  12. @GUY: Io son così queste faci ci sono spesso è che non ce la faccio mai ad abituarmi.

    @GUADY: Non mi faccio ingannare dai blog, sai cosa? E' che leggendone tanti mi sorge sempre la voglia di conoscere chi ci sta dietro e vedere com'è nella realtà, ed è una delusione tremenda vedere che giorno dopo giorno si vedano solo vestiti e 3 righe in croce. Ognuno fa quel che crede è ovvio, ma stanno diventando sempre più uniformi e non si distinguono più l'uno dall'altro.
    E' vero anche che anche io lo predo come svago e come valvola di sfogo. In famiglia non parlo quasi mai di moda, e nemmeno del corso che frequento...sennò si entra nei discorsi.
    Ti ringrazio però per ciò che mi hai scritto. E di questo posso solo ringraziare questo spazio, senza il quale non avrei conosciuto molte delle persone speciali come te.

    RispondiElimina
  13. Che dirti? Anche a me capita la stessa cosa.
    Anche io lavoro in un negozio e vedo le stesse cose che vedi tu.
    Anche io sto perdendo l'euforia di uscire e svagarmi.
    Anche io sto cercando un posto nel mondo e sempre anche io spero che questa laurea così vicina mi serva a qualcosa.
    Ti sono vicina nei sentimenti, ma sinceramente non ho da darti un consiglio, ne capisco poco quanto te!

    RispondiElimina

LinkWithin

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...